Lettera ai miei colleghi che cercano lavoro nel digital Marketing in Italia

Curando la comunicazione digitale di vari brand, può sembrare che dall’altra parte abbiamo milioni di persone che ci ascoltano. Sbagliato!

Le persone ascoltano la voce che diamo al brand, ovvero la voce che il cliente ha scelto.
Le persone quindi non ascoltano direttamente Marina, Giuseppe, Sabrina o Dario.

Per il cliente che vuole tutto velocemente e virale è scontato che la pubblicità abbia molti clic ed un Cost-Per-Clic molto basso.

Scontato.

Ultimamente ho ricevuto diversi messaggi da giovani italiani che vorrebbero trasferirsi a Graz, Salisburgo o Vienna. Alcuni mi hanno letto su Ninjamarketing e chiedevano consigli su come fare carriera nel Web Marketing. Inizialmente ero felice che mi avessero scelto per ascoltarli o per dargli consigli, ma al contempo si è materializzato un sentimento di sconforto: potrei essere io il mittente di questi messaggi.
Si, perché questi ragazzi e ragazze sono qualificati. Hanno studiato e/o lavorato. Hanno seguito corsi. Sono Freelancer, stagisti, dipendenti con contratti improponibili.

Potrei essere io, solo che non ho trovato il coraggio e la motivazione di tornare in Italia. Perché all’estero posso ancora vivere qualche sogno e fare il lavoro che mi piace a condizioni oneste.

Cara Italia, mi manchi però …

Penso che gli italiani all’estero conoscano molto bene questo “però”.  Che mi manca non lo dico tanto per dire, in fondo digital Marine è nata anche un po’ per nostalgia.

Poi apro gli occhi e penso ai miei colleghi che sono rimasti in Italia, che vivono di contratti a progetto o di stage, a quelli che da anni stanno cercando un lavoro, a quelli che hanno la partita IVA e per arrotondare lavorano di sera – quando in realtà sarebbero già dei professionisti nel settore digitale. Ci sono ovviamente anche coloro che si sono realizzati in ambito lavorativo e sono felici, ma li posso contare sulle mie dita.

Vi stimo. Davvero.
Vi stimo perché avete il coraggio di restare, di combattere e rincorrere i vostri sogni.

A voi che mi scrivete per chiedere consigli, dedico questo post.

Perché in realtà non ho proprio nulla da suggerirvi.
Anzi, siete voi che mi avete trasmesso il vostro coraggio ed ho capito ancora una volta, che

l’ascolto non è scontato.